Rossi

Il Pinot Nero è uno dei vitigni più prestigiosi e apprezzati nel mondo del vino. Originario della Borgogna, in Francia, ha conquistato il cuore degli enofili grazie alla sua eleganza, complessità e versatilità. Con la sua buccia sottile e gli aromi delicati, il Pinot Nero dà vita a vini che possono variare enormemente a seconda del terroir, del clima e delle tecniche di vinificazione. Siamo in Oltrepò Pavese, una delle zone del nostro Paese, tra le più vocate a questa produzione.

Il suo nome ti strappa una risata, il suo sapore ti induce al sorriso. Il nostro rosso più richiesto, uno di famiglia.

Identità e territorio per questo rosso che accomuna Lombardia e Piemonte, pur esprimendosi in modo diverso.

Rosso fermo versatile, adatto ad ogni esigenza ed ogni occasione. Mettilo alla prova!

Vino rosso prodotto nella regione della Valpolicella, situata nel nord-est dell'Italia, nella provincia di Verona. Questo vino è noto per la sua freschezza, vivacità e versatilità, appartiene alla tradizione e alla storia del Veneto

Inverno col rosso si, ma con brio! Anche il rosso può regalare versatilità, purché sia Lambrusco: il più nobile però, e della zona più pregiata.

Il vino dell’amicizia, del riposo serale dopo una giornata di lavoro: questo era il Dolcetto per i contadini di Langa. Nel suo nome, quindi, non il dolce del sapore, (poiché trattasi di vino secco e tannico), ma dell’acino delle sue uve e, forse, del suo carattere gioviale e “di compagnia”. Sicuramente una bella espressione di identità territoriale.

Non tutti sanno che uno dei vitigni più capricciosi al mondo è il nebbilo. Sono, infatti, pochissime le zone nelle quali trova dimora e, tra queste, la più vocata è la terra piemontese, nella quale troviamo il Nebbiolo in diverse località. Il più pregiato è quello di Langa.

Quando si pensa ai vini cosiddetti "nobili", tra i primi compare il Barolo. Espressione raffinata e regale delle potenzialità dell'uva Nebbiolo,  sottoposto ad affinamento per 3 anni di cui 18 mesi in botte. Le sue origini rimandano al Risorgimento italiano, ma, grazie alla sua eleganza, “il re dei vini, il vino dei re”continua a rappresentare, ancora oggi, l'icona della qualità e del pregio

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